𝗨𝗻𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮', 𝘂𝗻 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 𝗹𝘂𝗽𝗼, 𝗺𝗮 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗮𝗱 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗼𝗯𝗮𝘀𝘀𝗼…𝗰𝗵𝗶 𝗲' 𝗠𝗮𝘁𝘁 𝗥𝗶𝘇𝘇𝗲𝘁𝘁𝗮?
"Sono un uomo di 40 anni che ha vissuto da sempre a New York. Sono una persona leale ed accomodante a cui piace passare il tempo in famiglia, con le mie tre bellissime figlie, Viviana, Valentina e Simona, con gli amici, con cui mi piace spesso andare a cena e, naturalmente, mi piace guardare le partite del Campobasso. La mia vita imprenditoriale è iniziata nel 2010, quando ho avviato la N6A, che ora, a distanza di 12 anni, è diventata una holding, North Sixth Holding, con diverse attività in vari settori media, marketing, sport e dell'intrattenimento. La famiglia e la cultura sono le mie più grandi passioni e per questo la maggior parte delle nostre attività si concentra su di esse".

𝗗𝗮 𝗦𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗡𝗦𝗚 𝗲' 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮 𝘂𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗼𝗯𝗮𝘀𝘀𝗼, 𝗮𝗰𝗾𝘂𝗶𝘀𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝟭𝟬𝟬% 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗹𝘂𝗯. 𝗗𝗶 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗶 𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲' 𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗹𝗰𝗶𝗼?
"Il Campobasso per me rappresenta la famiglia, la cultura, l'unione e tanti dei valori che mi appassionano. La prima volta che ho deciso di investire nel calcio era il 2020, al culmine della pandemia. Questo investimento ci ha permesso di entrare in contatto con una comunità di tifosi estesa in tutto il mondo e che vede la sua squadra come un momento di rivincita. La storia di Campobasso, poi, somiglia molto alla storia della mia vita, e questo è per me fonte di ispirazione, un club con molte difficoltà che si trova a cadere periodicamente ma che non si arrende mai nonostante si trovi a combattere da solo, e questo mostra il suo potenziale. Le persone che ho incontrato in questa avventura mi ricordano i miei nonni, persone laboriose che hanno tanto spirito di sacrificio. È per questo che sono orgoglioso di rappresentarle in tutto il mondo. Infine, ho avuto la fortuna di incontrare un gruppo di investitori che credono nella mia visione del Campobasso e condividono la stessa passione, nonché ho il piacere di avere un team manageriale guidato da Ivano Maselli e Nicola Cirrincione molto votato al sacrificio ed al lavoro singolo e di squadra. Il nostro team somiglia molto ad una famiglia e questo ha reso l'esperienza ancora più gratificante".

𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗲' 𝘂𝗻 𝗺𝗶𝘅 𝘃𝗶𝗻𝗰𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗯𝘂𝘀𝗶𝗻𝗲𝘀𝘀, 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗲 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗼 𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁: 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗿𝗶𝗲𝘀𝗰𝗲 𝗮 𝗳𝗮𝗿 𝗰𝗼𝗶𝗻𝗰𝗶𝗱𝗲𝗿𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝗱 𝗶𝗺𝗽𝗲𝗴𝗻𝗼?
"La mia più grande fortuna è quella di potermi svegliare ogni giorno sempre più appassionato per quello che faccio nella vita. È una cosa che non do mai per scontato anche perché sento un incredibile senso di piacere attraverso il mio lavoro. Questo mi da' anche una profonda responsabilità poiché mi rendo conto che le nostre attività toccano la vita di molte persone così come toccano la mia. Io poi ho la caratteristica di avere la necessità di provare una forte passione per avere successo in quello che faccio. Ed infatti io sono appassionato di tutte le nostre attività e Campobasso è l’esempio maggiore, poiché riunisce tanti tifosi molisani appassionati in tutto il mondo. Sono anche una persona molto ambiziosa e determinata e questo insieme alla mia passione rende Campobasso una delle sfide più singolari che ho affrontato nella mia carriera, siamo determinati a costruire qualcosa di speciale per i tifosi".

𝗖𝗿𝗲𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗰𝗹𝘂𝗯 𝗳𝗶𝘀𝗰𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗮𝗻𝗼 𝗲 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗲𝗱 𝗮𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗼 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗯𝘂𝘀𝗶𝗻𝗲𝘀𝘀 𝗽𝗲𝗿 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗶𝘁𝗮'. 𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮, 𝗶𝗻 𝘁𝗮𝗹 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼, 𝗹𝗮 𝗡𝗦𝗚?
"Il rapporto tra domanda ed offerta crea nel calcio un significativo valore azionario. In questo momento le valutazioni dei club sono più alte che mai e stanno aumentando a un tasso che supera qualsiasi altra asset class. Ciò dimostra il vantaggio e il potenziale dei club di calcio. Tuttavia, spesso i proprietari lasciano che l'ego intralci un sano processo decisionale finanziario. Nel nostro caso, stiamo implementando una base nelle prime fasi del nostro investimento che riteniamo garantirà l'autosostenibilità a lungo termine. La nostra strategia ruota attorno a tre principi fondamentali: (1) espandere i nostri ricavi a livello internazionale dove il nostro mercato di riferimento è significativo, (2) creare nuovi canali di monetizzazione attraverso media e contenuti e (3) sviluppare giovani talenti attraverso investimenti accademici e di scouting. Facciamo sempre budget pluriennali e pianifichiamo tutti gli scenari, il che è complesso nel sistema calcistico europeo date le possibilità di retrocessione e promozione. Esistono molte variabili che possono influire sul budget, quindi è fondamentale disporre di un modello finanziario a prova di bomba e prevedere correttamente tutti i potenziali scenari in anticipo. Siamo rigorosi in questo. Il successo in campo non è mai garantito, quindi la nostra filosofia è assicurarci che fuori dal campo siamo sempre il più preparati possibile. Il mio obiettivo è diventare il gruppo di proprietà più longevo negli oltre 100 anni di storia del Campobasso Calcio. Se ci riusciremo, credo che avremo realizzato qualcosa di speciale e credo che i risultati sportivi saranno una conseguenza della nostra longevità".

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