Aldo, innanzitutto benvenuto nel branco! Sappiamo che sei molisano…ma chi è Aldo Vicenzo, in Canada?

“Sono un uomo d’affari nel settore immobiliare, sia a Montreal che a Miami. Sono inoltre il proprietario dell’Osteria MKT, un ristorante italiano che ho creato per la mia grande passione verso la gastronomia italiana e governatore della Fondazione Comunità Italo-Canadese a Montreal”.

Come sei entrato in contatto con il mondo Campobasso Football Club?

“È stato tutto molto semplice. Di recente stavo guardando un programma televisivo mattutino, molto popolare qui negli Stati Uniti e il fatto che stessero parlando di Campobasso, della gente di Campobasso e della squadra di calcio, mi ha incuriosito. Sentir parlare del Campobasso, quando l’ho sentito, mi ha restituito un senso di orgoglio…dato che anche io sono molisano. Allora mi sono attivato subito, volevo vedere come avrei potuto contribuire a questa impresa. Ho contattato Matt Rizzetta e la NSG e abbiamo passato più di un’ora a discutere del nostro entusiasmo, condiviso, per questa piazza. Con Matt l’intesa è stata immediata, semplice, entrambi abbiamo costruito le nostre aziende partendo da zero. Ci siamo trovati subito d’accordo, è una persona innamorata di questo club ma anche del suo futuro, di dove vorrebbe vederlo arrivare. Mi ha entusiasmato soprattutto questo”.

Oltreoceano, in Canada, Aldo Vicenzo si è dato da fare costruendo uno dei più grandi colossi nel campo dell’edilizia: Avicor Construction Inc. Puoi dirci di cosa si occupa?

“L’Avicor Construction Inc. è stata creata letteralmente nella mia cucina, nel 1992, e si è evoluta nel tempo poi, fino a diventare uno dei più grandi appaltatori di interni a Montreal e dell’intero Canada. Abbiamo realizzato progetti importanti non solo a Montreal, ma anche a Toronto, Calgary, Ottawa e Vancouver. Oggi in qualità di CEO di Avicor Construction, sono orgoglioso di poter dire che abbiamo costruito un team davvero solido, con clienti di tutto rispetto”.

Da quest’anno Avicor presterà il nome allo stadio Selvapiana, la casa dei lupi e dei molisani. Cosa l’ha spinto ad abbracciare questo progetto?

“Mentre parlavo con Matt, fra i tanti discorsi, mi fa: perché non diamo un’identità aziendale a tutto lo stadio? E così è nata l’idea, non ci ho pensato due volte. L’ho fatto soprattutto per i miei corregionali, perché anche io sono uno di loro. Sono davvero onorato di questa partnership e di questa sinergia che si è creata con Matt e con il club e non vedo l’ora di intraprendere iniziative ancora più interessanti con lui in futuro. Poi, vorrei congratularmi anche con la squadra e tutto lo staff del Campobasso per la promozione in Serie D…senza dimenticare tutti quei molisani che supportano questo progetto ed i ragazzi, a loro tutti mando un grande abbraccio”.

Aldo, quando ti vedremo in Molise?

“Secondo i miei programmi, sarò a Campobasso per Agosto. Non vedo l’ora di incontrare la dirigenza, il resto dello staff, la squadra e soprattutto i tifosi. Aspetto soltanto l’arrivo della prossima, entusiasmante, stagione!”.

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