Presidente, da quando ha rilevato il Campobasso siamo passati dai 20/30 spettatori in Curva Nord, agli oltre 4.000 contro la Sambenedettese, è stata fatta tanta strada...
"Certo, rilevare il Campobasso è stato il nostro primo passo. Ad oggi, 20 mesi dopo, abbiamo già fatto tanto riconquistando velocemente la quarta serie...adesso siamo lì, in vetta e dobbiamo giocarcela. Stiamo sacrificando tanto e lo facciamo ogni giorno, mettendoci cuore ed impegno a livello economico e di risorse umane perché crediamo nelle potenzialità di questa piazza e di questo progetto. Chiaramente spingiamo affinché si possa tornare subito in Serie C, ma anche se non dovessimo riuscirci, nessun dramma, non condiziona il nostro progetto, proveremo a vincere sicuramente il prossimo anno. Le carte in regola ci sono tutte anche adesso, poi certo la concorrenza è agguerrita ma noi ce la metteremo tutta".
Presidente, ha sempre detto di voler diventare il patron più longevo del club. Le premesse ci sono tutte...non crede?
"Sì, abbiamo deciso di sposare il Campobasso ma soprattutto la città, di Campobasso con l'intero Molise. Prima di parlare di qualsiasi progetto che sia di Serie D, Serie C, Serie B, per noi viene prima questa terra, il suo popolo e tutta la piazza a prescindere dalla categoria. Vogliamo arrivare in alto con il sostegno di tutto il territorio, con lo spirito di sacrificio e di speranza dei molisani, con la loro storia della quale ci siamo innamorati fin dall'inizio".
Sulla tifoseria?
"Siamo tornati qui per loro. Dal tifo capisci le potenzialità di una piazza, sono lo specchio di questo progetto. Spesso guardando partite di Serie A e Serie B non riesco a vedere piazze potenzialmente superiori a questa. Quello che gli chiedo è di continuare a credere nei nostri mezzi e nelle nostre forze perché non siamo inferiori a nessun'altra piazza e tifoseria...ora più che mai dobbiamo crederci".
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Campobasso Football Club