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Un iPhone, un pallone e tanta determinazione: da questi semplici elementi nasce una storia che parla di inclusione, valori e abbattimento dei pregiudizi.

È il progetto realizzato da Alessio Manfredi Selvaggi, studente di Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi del Molise, che ha scelto di portare il Campobasso FC al centro di un racconto dal forte impatto sociale. Non si tratta di una semplice tesi o di un lavoro accademico, ma di un’idea che utilizza lo sport come linguaggio universale per costruire ponti e abbattere barriere.

Nel video, girato con l’essenzialità di uno smartphone, Alessio ha coinvolto alcuni giocatori rossoblù in una rappresentazione che parla a tutti: una scena iniziale di esclusione dal gioco si trasforma presto in un messaggio potente di apertura e accoglienza. Il calcio, nella sua essenza più pura, diventa il simbolo di unione e partecipazione.

Questa iniziativa, resa possibile grazie alla disponibilità della proprietà del Campobasso FC – Matt Rizzetta e Nicola Cirrincione – si inserisce in un percorso più ampio di promozione dei valori positivi che lo sport può trasmettere. Alessio, con creatività e sensibilità, ha saputo rappresentare in pochi minuti una sfida che va ben oltre il terreno di gioco: quella contro il pregiudizio.

Il Campobasso FC è orgoglioso di aver fatto parte di questo progetto, non solo per la passione e il legame con i suoi tifosi, ma perché crede fermamente che il calcio possa e debba essere un esempio concreto di inclusione sociale.

Questo lavoro di Alessio è un promemoria prezioso per tutti: ogni azione, anche la più semplice, può contribuire a costruire una società più giusta e aperta. Lo sport, e in particolare il calcio, ha il potere di raccontare storie che uniscono, parlano di rispetto e superano ogni barriera.

Ufficio Stampa
Campobasso Football Club

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